di Andrea Pellegrino.
Alla fine il morto ci è scappato. Il fato questa volta lasciamolo perdere, perché le condizioni di insicurezza c’erano proprio tutte. A partire dall’ormai sottovalutata emergenza di via Croce, dove un cantiere di ben 800 metri costringe un senso unico alternato lungo la strada che collega Salerno a Vietri sul Mare; per proseguire poi lungo una Costiera Amalfitana ormai segnata da semafori provvisori che restringono la già complessa carreggiata della Divina. Ma le biciclette, nonostante tutto, ieri mattina dovevano arrivare alla loro meta, chiudendo strade principali per ore ed ore, superando i disagi alla circolazione causati dal passaggio del ben più noto ed imponente Giro d’Italia. Mezza provincia in tilt, stretta ancora una volta nel traffico e nei disagi che si accumulano ora dopo ora su un territorio ormai in balia di se stesso. Così, dopo le innumerevoli volte in cui il fato ci ha assistito, questa volta il diavolo ci ha messo la coda. Ed un medico è rimasto bloccato mentre cercava di raggiungere l’abitazione di un’anziana signora, deceduta poco dopo. Naturalmente non sappiamo se l’intervento del cardiologo avrebbe potuto o meno salvare la vita della sfortunata signora ma sicuramente è palese che nessuno ha predisposto un servizio di emergenza. Per qualcuno ora sarà tempo di rispondere delle proprie azioni, perché fondamentalmente la corda si è spezzata ed anche il morto, purtroppo, ci è scappato. «E’ un fatto gravissimo che si perda la vita perché è stato chiuso il transito dell’unica arteria della Costiera Amalfitana senza predisporre un servizio di emergenze o come agevolare il transito dei mezzi di emergenza o di medici», dichiara Andrea Cretella, responsabile del Tribunale del Malato di Cittadinanzattiva “Costa d’Amalfi”. «Ho appreso la notizia dal web, dopo la denuncia del dottor Antonio De Luca, già sindaco di Amalfi ed attuale consigliere comunale. E’ l’ennesimo e triste episodio che si verifica per l’assenza delle Istituzioni preposte. E’ incredibile – prosegue Cretella – che l’Anas e la Prefettura prendano molto spesso questi provvedimenti di chiusura senza alternative creando non solo notevole disagi alla popolazione, addirittura mettendo a rischio la vita della gente. Le gare bisogna farle laddove ci siano le possibilità, non in Costiera Amalfitana». «Da tempo stiamo lamentando questi episodi, oltre all’assenza di ausiliari del traffico e di quant’altro utile alla circolazione», continua Cretella che denuncia:«La conferenza dei sindaci, purtroppo, è assente su questi argomenti. Non sono capaci di mettere la parola fine a certe emergenze o problemi della Costa d’Amalfi. Tavoli di conferenza a iosa, proposte a iosa ma mai nulla di concreto». «Cittadinanza attiva – conclude – in questi giorni come ha fatto già in passato – perché esistono già delle denunce dove abbiamo segnalato pericoli a causa della chiusura del traffico – presenterà una nuovo esposto alla Procura della Repubblica. Purtroppo le istituzioni sono assenti. E’ ora di dire basta, se esiste la legge e se esiste il rispetto per la vita umana».